Realtà virtuale: cos’è e come funziona

Realtà virtuale: cos’è e come funziona

Negli ultimi anni si è sentito parlare della realtà virtuale in Italia e nel resto del mondo, ma non tutti sanno cosa è veramente la virtual reality e come funziona.

Iniziamo facendo subito alcuni esempi. Immaginiamo di trovarci ad assistere ad una partita di calcio, poi di fare un viaggio nel tempo per visitare una città antica o di recarci a Chicago per sperimentare l’elevator pitch. Ora immaginiamo di fare tutto questo in soli 30 minuti, senza mai spostarci da casa.

Questa è la realtà virtuale (VR), la creazione di mondi simulati a cui accedere e con cui possiamo interagire semplicemente indossando un visore VR, che è un dispositivo simile a un casco o a un paio di occhiali.

Cosa si intende per realtà virtuale?

Tecnicamente la definizione di realtà virtuale è la simulazione realistica di spazi tridimensionali mediante l’utilizzo di visori e di interfacce specifiche.

Ma a cosa serve la realtà virtuale? L’obiettivo della virtual reality è di trasportare l’utente altrove, fargli abbandonare la realtà che lo circonda e portarlo in mondi simulati che, grazie a ricostruzioni di realtà immersive, appaiono reali.

La realtà virtuale funziona davvero se riesce a realizzare queste due sensazioni:

presenza: l’utente ha la sensazione di trovarsi in un uno spazio reale (la luce, gli oggetti, la natura ecc, sono esattamente come in uno spazio reale)

l’utente ha la sensazione di trovarsi in un uno spazio reale (la luce, gli oggetti, la natura ecc, sono esattamente come in uno spazio reale) immersione: l’ambiente virtuale coinvolge i sensi dell’utente e lo isola dal mondo circostante.

Più sono forti presenza e immersione, maggiore sarà l’engagement e l’impiego delle risorse cognitive dell’utente (questo produrrà una experience più significativa).

Negli ultimi 5-6 anni la tecnologia ha raggiunto l’evoluzione necessaria per consentire alla realtà virtuale di avere un prezzo accessibile e di essere adottata in ambito business e consumer. Il costo della virtual reality più basso ha permesso anche una sua diffusione su ampia scala.

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Come funziona la realtà virtuale?

La realtà virtuale utilizza la tecnologia digitale per la creazione di mondi 3D e dispositivi per la VR indossabili per la visualizzazione e il tracciamento del movimento. I visori di ultima generazione più avanzati al momento sono gli Oculus Quest 2.

Per realizzare le esperienze immersive le aree di intervento sono:

Realizzazione spazi tridimensionali. Il mondo virtuale viene disegnato attraverso alcuni software (come Unity, Blender, Unreal ad esempio) che consentono al designer di creare ambienti avvolgenti che “reagiscono” in tempo reale ai movimenti dell’utente.

2. Un sistema per la visualizzazione con head tracking. Per poter immergersi è necessario un visore VR che avrà 3 funzioni:

calcolare il movimento della testa e proiettarlo nel mondo digitale

visualizzare immagini stereografie (divergenti secondo la distanza oculare) agli occhi dell’utente

creare audio stereofonici dinamici (se mi avvicino a una fonte sonora virtuale, il volume aumenterà, se mi giro la sento da dietro, ecc.)

3. Tracciamento a 6 gradi di libertà (positional tracking). Oltre a tracciare il movimento della testa sui tre assi, è necessario anche tracciare il movimento nello spazio (avanti, dietro su e giù). Questo avviene solo su dispositivi di ultima generazione, in quanto richiede maggiore capacità di calcolo da parte del visore.

4. Interazione. Possibilità di interagire con l’ambiente virtuale attraverso interfacce contestuali, controller e il movimento delle mani.

Cosa non è la realtà virtuale?

Spesso il termine virtual reality viene usato a sproposito, indicando esperienze diverse che hanno in comune con la VR solo alcuni elementi. Vediamo di seguito ciò che spesso viene confuso con VR.

Video 3d visti sui comuni schermi bidimensionali / realtà virtuale non immersiva.

I video immersivi a 360 gradi su schermi normali hanno un alto potere di interazione rispetto ai video standard, ma non generano presenza e non sono immersivi. Quindi non possono essere considerati realtà virtuale immersiva.

Realtà aumentata.

La realtà aumentata (AR) ha obiettivi assolutamente divergenti dal VR: la AR vuole far scoprire la realtà che si ha intorno, l’ambiente che ci circonda, arricchendo con contenuti multimediali i contesti che si sperimentano (luoghi, momenti, spazi, oggetti ecc). L’AR dà la sensazione di avere dei “super-poteri” nella realtà materiale (non in quella virtuale).

Realtà mista (Mixed Reality).

Unendo la realtà materiale a quella virtuale si crea un sistema misto, definito Mixed Reality, in cui i due mondi (quello digitale e quello reale) si sommano. Basta pensare a una super realtà aumentata in cui gli oggetti digitali si integrano a quelli reali anche a livello tridimensionale. Questa esperienza richiede un visore con una potenza di calcolo superiore e una grande precisione del tracciamento e riconoscimento di spazi tridimensionali.

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Esempio di realtà aumentata (AR).

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Realtà virtuale: esempi di utilizzo

Qual è il settore in cui la realtà virtuale è maggiormente utilizzata? La virtual reality è talmente trasversale a tutte le attività, che possiamo rispondere facendo l’esempio del computer: la VR si utilizza a in ogni settore. Esistono però degli ambiti in cui la realtà immersiva sta emergendo più che in altri:

Arte e cultura : ricostruzione di ambienti non più esistenti, visite immersive a distanza nei musei ecc.

: ricostruzione di ambienti non più esistenti, visite immersive a distanza nei musei ecc. Marketing : creare prototipi, raccontare storie, mostrare prodotti che richiedono contesti particolari, per coinvolgere il potenziale cliente

: creare prototipi, raccontare storie, mostrare prodotti che richiedono contesti particolari, per coinvolgere il potenziale cliente Formazione : training aziendale, didattica ed esercitazioni per simulare le competenze apprese

: training aziendale, didattica ed esercitazioni per simulare le competenze apprese Giochi : sviluppare giochi immersivi, ambito su cui stanno puntando tutte le piattaforme, da Playstation a Oculus

: sviluppare giochi immersivi, ambito su cui stanno puntando tutte le piattaforme, da Playstation a Oculus Design : simulare ambienti e progetti prima di realizzarli

: simulare ambienti e progetti prima di realizzarli Intrattenimento: creare ambienti di relax, divertimento e svago.

Come nasce la realtà virtuale?

Quando parliamo della realtà virtuale, bisogna sottolineare che non si sta parlando solamente di una tecnologia, ma della soddisfazione di un desiderio umano antico. Da sempre l’essere umano ha sognato di spostarsi in mondi fantastici o diversi. Quasi come un sogno, ritroviamo questo obiettivo nella storia del teatro, del cinema e della fantascienza.

Infatti, il termine “realtà virtuale” viene comunemente attribuito al drammaturgo francese Antonin Artaud che nel 1938 definì la natura illusoria dei personaggi del teatro come “la réalité virtuelle”.

Quindi, quando ci riferiamo alla realtà virtuale, vediamola anche sotto il suo profilo umanistico: un traguardo storico a cui hanno teso molti prima di noi e che oggi è, finalmente, realtà (e non virtuale).

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