▷ Migliori robot aspirapolvere 2021 (top 5)

Come scegliere il robot aspirapolvere

Il robot aspirapolvere sta conoscendo una sempre crescente diffusione nelle case degli italiani: se ne trovano sempre di più in vendita anche a prezzi molto interessanti ed è facile lasciarsi sedurre e cedere alle lusinghe dell’acquisto. Ma vale veramente la pena acquistare un robot aspirapolvere? In questa guida all’acquisto proveremo a chiarire tutti i possibili dubbi e a darvi un’idea di che cosa vi possiate realmente aspettare da queste macchine.

Robot aspirapolvere: cosa sono

Un robot aspirapolvere è un apparecchio semovente alimentato a batteria in grado di aspirare polvere e piccoli detriti dai pavimenti. Per farlo può ricorrere anche all’aiuto di spazzole rotanti motorizzate che aiutino a sollevare e convogliare lo sporco verso la bocchetta aspirante posta sotto la “pancia” del robot. Il livello di sofisticazione è variabile: si va da robot totalmente autonomi in grado di gestire da soli sia la ricarica della batteria sia lo scarico del serbatoio, ad altri che richiedono il nostro intervento per qualunque operazione.

Robot aspirapolvere: come funziona

Per capire come funzioni un robot aspirapolvere dovremmo fare un excursus nel campo della robotica e spiegare tutte le possibili tecnologie di “navigazione” che queste macchine possono utilizzare. Cerchiamo piuttosto di semplificare il discorso: fermo restando che l’aspirazione avviene esattamente come su qualunque scopa elettrica senza fili e che la batteria alimenta sia il motore aspirante, sia le spazzole rotanti, sia le ruote del robot, è interessante capire come il robot si muova nell’ambiente.

Sono fondamentalmente tre i sistemi di navigazione:

A contatto;

A infrarossi / a ultrasuoni;

A riconoscimento ottico.

A contatto

Questo è il più semplice dei sistemi di navigazione: il robot procede dritto per la sua strada fino a quando viene a contatto con un ostacolo di fronte a sé, e a quel punto cambia direzione riprendendo la marcia. Gli spostamenti sono in molti casi casuali e possono quindi lasciare aree non pulite, ma alcuni modelli più moderni riescono a mantenere comunque una ordinata traiettoria a fasce parallele che copre tutto il pavimento.

A infrarossi / a ultrasuoni

Con la tecnologia a raggi infrarossi o ad ultrasuoni un robot aspirapolvere può fare diverse cose. Innanzi tutto, può rilevare gli ostacoli prima di giungervi a contatto, cambiando dunque la propria traiettoria senza andare a sbattere contro muri, mobili e suppellettili. In secondo luogo, ad un prezzo relativamente contenuto è ormai possibile acquistare robot in grado di tracciare delle rudimentali mappe virtuali dell’ambiente servendosi di un “faro” a infrarossi di solito installato sulla parte superiore della macchina.

A riconoscimento ottico

Questa è la tecnologia di navigazione più avanzata: grazie a una telecamera posta sulla parte superiore del robot, questo è in grado di rilevare un elevato numero di riferimenti spaziali utili a tracciare una mappa dettagliata dell’ambiente, inclusiva degli ostacoli presenti. Questo apre svariate possibilità dal punto di vista della personalizzazione della pulizia, che si può scegliere se limitare solo a determinati ambienti, solo a talune aree entro un ambiente ecc. L’unico svantaggio è che in molti casi questo tipo di robot fatica a mantenere l’orientamento al buio.

Come usare il robot aspirapolvere

Se i robot aspirapolvere sono tanto popolari è proprio perché promettono di pulire al posto nostro: il loro grado di autonomia è però variabile, come avremo modo di vedere. Possiamo usare il robot come meglio preferiamo: o facendolo lavorare mentre siamo in casa, oppure avviandolo quando usciamo, o ancora (per quei modelli che lo permettono) programmarne l’azionamento in orari in cui sappiamo di essere fuori casa. L’unica cosa che dobbiamo ricordarci di fare, indipendentemente dal modello, è “sgomberare il campo”: è buona norma rimuovere dai pavimenti quegli ostacoli che possono far inceppare il robot, come cavi, tappetini leggeri, frange dei tappeti ecc. Possiamo, volendo, anche mettere le sedie capovolte sul tavolo così da facilitare il passaggio del robottino sotto di esso.

Robot aspirapolvere: pro e contro

Prima di procedere con l’acquisto, vorremo innanzi tutto rispondere alla domanda fondamentale: robot aspirapolvere sì o no? Per questo è bene capire a monte se un robot aspirapolvere ci serva davvero e se possa davvero essere un aiuto in casa. I principali pro e contro del robot aspirapolvere sono questi:

Pro Contro Funzionamento autonomo Non sostituisce l'aspirapolvere Richiede poche attenzioni Richiede preparazione Riduce lo sporco comune Autonomia limitata Aiuta contro peli e capelli Poco efficace sui tappeti

1. Batteria

Per chi si chieda dunque se sia meglio, o meglio, questo specchietto dovrebbe già servire a dirimere la questione: un robot aspirapolvere non è dotato di una potenza aspirante tale da pulire a fondo quanto un aspirapolvere o una scopa elettrica. Costituirà dunque senz’altro un aiuto nel mantenere pulita la casa tra una pulizia “in grande” e l’altra, soprattutto se in casa ci sono animali che perdano il pelo, ma non basterà da solo a garantire una pulizia approfondita.Un’altra domanda che ci si potrebbe fare, studiando i robot aspirapolvere in offerta, è se siano meglio i robot aspirapolvere o i: questi ultimi sono una variante del robot aspirapolvere in grado di passare sul pavimento un panno umido. Per maggiori dettagli su questo tipo di prodotto vi rimandiamo alla

Il primo fattore che dovrebbe considerare chi intende acquistare un robot aspirapolvere riguarda le caratteristiche della sua batteria, che determinano in larga parte le prestazioni e gli ambiti di utilizzo di uno specifico modello. Dalla batteria dipende infatti l’autonomia del prodotto e quindi la capacità di affrontare una pulizia più o meno approfondita in appartamenti di diverse dimensioni.

Autonomia

Il primo dato da tenere in considerazione è quello relativo alla durata della batteria. Se desiderate un robot aspirapolvere che pulisca tutta la casa in una sola sessione, dovrete sincerarvi che l’autonomia sia sufficiente da permettere al robot aspirapolvere di svolgere il suo compito fino alla fine. Ad esempio, se la batteria dura meno di un’ora il robot potrà pulire all’incirca 40-45 m² prima di scaricarsi e, a meno che non si tratti di un modello avanzato capace di tornare autonomamente alla propria base di ricarica, potreste trovarlo spento al vostro rientro in casa, senza che la pulizia sia stata ultimata. In questi casi è preferibile lasciare che il robot pulisca solo una o due stanze al giorno e alcuni modelli permettono di impostare la pulizia di uno spazio limitato. Va detto che ormai tutti i robot aspirapolvere capaci di ricaricarsi da soli sono dotati di una tecnologia che permette loro anche di riprendere il lavoro da dove lo avevano interrotto quando la batteria è nuovamente carica. Se l’autonomia è superiore alle due ore, l’apparecchio sarà in grado di pulire anche un appartamento sopra i 100 m².

Tempi di ricarica

Anche i tempi di ricarica sono importanti se messi in relazione alla metratura coperta dal robot aspirapolvere ad ogni carica. In commercio si possono trovare modelli con tempi di ricarica più o meno lunghi. Questo aspetto può naturalmente influire sul funzionamento, poiché determina il tempo di attesa tra un ciclo di pulizia e l’altro. Un tempo di ricarica lungo, di quattro ore o più, significa che, nel caso il robot non abbia autonomia sufficiente per pulire tutta la casa con una sola carica, e dividiate quindi la pulizia in due o più sessioni, dovrete aspettare molto prima di far ripartire il robot per completare la pulizia. Per questo, in situazioni del genere, un robot con tempi di ricarica lunghi vi costringerà a rinunciare a passare tutti i pavimenti nell’arco di una sola giornata. Viceversa un tempo di ricarica breve, come quello dei migliori modelli pronti a ripartire in circa due ore, permette di passare tutti i pavimenti in una giornata, anche nelle abitazioni di medie e grandi dimensioni.

2. Serbatoio

Il secondo fattore a nostro avviso decisivo da considerare al momento dell’acquisto riguarda il serbatoio di cui dispone il robot aspirapolvere. La capienza e le sue caratteristiche contribuiscono infatti a determinare in modo significativo le potenzialità di un robot aspirapolvere. I prossimi paragrafi saranno dedicati ad illustrare le caratteristiche relative al serbatoio che riteniamo importanti ai fini di una scelta consapevole.

Capienza

L’aspetto più rilevante di un serbatoio è la sua capienza, poiché la quantità di sporco che può venire immagazzinato concorre a determinare l’autonomia di funzionamento di un particolare modello. I robot aspirapolvere sono apparecchi piccoli, raramente il serbatoio ha una capacità pari a quella delle scope elettriche più snelle. Mediamente la capienza si aggira intorno ai 500 ml, ma i modelli di fascia alta possono disporre di un contenitore più capiente. I robot più piccoli, che normalmente sono anche quelli più economici, possono avere una capacità molto limitata, anche al di sotto dei 200 ml: questo significa che dovrete svuotare spesso il serbatoio. I modelli più grandi e tecnologici, pensati per le abitazioni più ampie, possono invece superare i 500 ml, una capacità che permette di svuotare il serbatoio ogni due-tre cicli di pulizia se avete un’abitazione medio-piccola, una volta ogni uno-due se la vostra casa è molto grande. Capire quando effettuare lo svuotamento è semplice, poiché praticamente tutti i modelli sono dotati di un avviso di serbatoio pieno.

Filtrazione

I robot aspirapolvere sono muniti di sistemi di filtrazione proprio come tutti gli altri apparecchi preposti all’aspirazione di polvere e detriti. Tuttavia il tipo di filtro di cui sono dotati questi apparecchi non è sempre dello stesso livello di quello che possono vantare scope elettriche e aspirapolvere. I robot aspirapolvere con filtro HEPA sono solitamente quelli di migliore qualità e risultano in grado di catturare anche le particelle più piccole. I robot aspirapolvere più economici adottano un solo livello di filtrazione, costituito da un singolo filtro a volte permanente e lavabile, in molti altri casi da sostituire periodicamente. I prodotti più avanzati possono presentare due o tre livelli di filtrazione, in alcuni casi con filtri di buona qualità e, appunto, ad alta efficienza (HEPA) che, ricordiamo, sono i migliori in particolare per chi soffre di allergie, poiché possono trattenere la quasi totalità delle particelle più sottili, allergeni inclusi.

Estrazione e pulizia

Estrarre, svuotare e pulire il serbatoio (ed eventualmente il filtro) è davvero semplice: normalmente occorre solamente rimuovere il contenitore o sbloccarlo premendo un tasto. In commercio si possono trovare anche modelli che richiedono qualche passo in più, come sollevare un coperchio oppure smontare la spazzola. Alcuni modelli molto avanzati sono invece totalmente autonomi anche da questo punto di vista: i robot aspirapolvere con svuotamento automatico hanno infatti una base di ricarica con un sacchetto integrato, la quale aspira i contenuti del serbatoio del robot.

Anche il lavaggio è di norma un’operazione semplice, che richiede solo acqua, detergente liquido e un periodo di asciugatura completa prima di rimontare il robot aspirapolvere. Anche i filtri, quando sono lavabili, si sciacquano semplicemente sotto l’acqua corrente e, a maggior ragione, devono venire lasciati asciugare completamente prima del riutilizzo.

3. Struttura

Un ulteriore fattore da valutare è quello delle caratteristiche strutturali di un robot aspirapolvere, che possono aiutarvi a capire se il robot sarà efficace anche negli angoli e se potrà passare senza difficoltà in tutta la casa, anche sotto i vostri mobili. Valutatene quindi le dimensioni, in particolar modo l’altezza, e la morfologia, per essere certi che il robot acquistato si riveli davvero efficace e in grado di rispondere pienamente alle vostre esigenze di pulizia. I prossimi paragrafi sono dedicati proprio ad esaminare gli aspetti strutturali che vi suggeriamo di tenere in considerazione nella scelta del vostro modello.

Dimensioni

Premesso che i robot aspirapolvere dalla capacità più elevata saranno anche quelli di dimensioni maggiori, considerare le dimensioni di un modello può essere rilevante per almeno due motivi: dovrete sia avere un’idea di dove riporre il robot quando non lo utilizzate, sia individuare uno o più punti della casa dove lasciarlo a ricaricare. In generale, le dimensioni di un robot aspirapolvere dovrebbero essere commisurate a quelle dell’abitazione: robot più piccoli per case piccole, robot grandi per abitazioni grandi. La dimensione a cui prestare particolare attenzione è l’altezza: potete prendere le misure del mobile più basso che avete in casa e sotto cui vorreste che il robot aspirapolvere riuscisse a passare, e tenerla come punto di riferimento nel fare la vostra scelta. La stragrande maggioranza dei modelli moderni è alta meno di 10 cm, ma è comunque bene verificare prima dell’acquisto.

Morfologia

Può valere la pena anche di considerare la forma di un robot aspirapolvere. La maggioranza dei modelli si affida alla classica forma circolare che, se conferisce grande agilità e facilità di sterzata, implica anche una certa difficoltà a raggiungere gli angoli, che si fa più marcata all’aumentare del diametro. Per questo è bene assicurarsi che il modello scelto monti almeno una spazzolina rotante laterale che “peschi” lo sporco dagli angoli e lo diriga verso la bocchetta aspirante. Un’altra tipologia di robot aspirante a forma di “D” prevede l’uso di una spazzola più simile a quella di un aspirapolvere, che raggiunge meglio gli angoli senza il bisogno di elementi aggiuntivi, e però comporta qualche difficoltà in più nella sterzata: il robot potrebbe avere qualche problema a divincolarsi tra molti ostacoli. Vi raccomandiamo pertanto di cercare di vedere in azione il modello che sceglierete prima di acquistarlo, assistendo a una prova pratica o cercando video online.

Versatilità

Allo stesso modo è importante verificare che il robot aspirapolvere sia strutturalmente e tecnologicamente idoneo ai tipi di pavimenti e tappeti che avete in casa. Non tutti i modelli sono infatti in grado, ad esempio, di salire sui tappeti e di pulirli, e non tutti hanno spazzole adatte a pulire un parquet senza rischiare di rovinarlo. Tanti modelli hanno poi problemi con i tappeti particolarmente leggeri come quelli del bagno, che in tanti casi finiscono “spinti” e accartocciati contro il muro anziché puliti. Verificate quindi caratteristiche come la qualità e il tipo di spazzole in dotazione, la grandezza e morfologia delle ruote e la presenza o meno di sensori specifici per i tappeti, oltre naturalmente a capire se il robot aspirapolvere possa operare sui tappeti o meno. I robot aspirapolvere senza spazzole sono piuttosto rari e alquanto economici, ma sono anche i più delicati sulle superfici proprio per l’assenza di spazzoline che possano graffiare: pertanto è questo il modello più idoneo alla pulizia di parquet e altre superfici molto sensibili. All’opposto, i robot aspirapolvere con spazzole in gomma o in silicone offrono prestazioni migliori sui tappeti e sulla moquette, poiché gli inserti in gomma morbida sono molto efficaci nello smuovere le fibre e lo sporco annidato tra esse.

4. Funzioni

Il quarto fattore che suggeriamo di considerare nella scelta del robot aspirapolvere è quello inerente alle sue funzioni: quello che ovviamente non manca a tutti i modelli è un tasto di accensione e spegnimento, ma il ventaglio di ulteriori funzioni che è possibile trovare è piuttosto ricco, e un buon numero di funzioni può rendere il funzionamento di un modello molto semplice ed automatizzato, richiedendo un intervento veramente minimo da parte dell’utilizzatore. Elenchiamo qui le funzioni principali e più diffuse:

Avvio programmato : con questa funzione è possibile dare istruzioni al robot aspirapolvere affinché cominci a pulire ad un orario stabilito da noi. Nei migliori modelli è possibile programmare l’intera settimana;

: con questa funzione è possibile dare istruzioni al robot aspirapolvere affinché cominci a pulire ad un orario stabilito da noi. Nei migliori modelli è possibile programmare l’intera settimana; Modalità di funzionamento : per alcuni modelli è possibile scegliere tra diverse modalità di funzionamento, ovvero diversi tipi di movimento che il robot può effettuare mentre pulisce;

: per alcuni modelli è possibile scegliere tra diverse modalità di funzionamento, ovvero diversi tipi di movimento che il robot può effettuare mentre pulisce; Sensori tappeti : alcuni robot aspirapolvere sono equipaggiati con un sensore che permette loro di rilevare la presenza di un tappeto e di evitarlo, altri sono invece capaci di salire sui tappeti e pulirli, talvolta anche aumentando la potenza aspirante su queste superfici;

: alcuni robot aspirapolvere sono equipaggiati con un sensore che permette loro di rilevare la presenza di un tappeto e di evitarlo, altri sono invece capaci di salire sui tappeti e pulirli, talvolta anche aumentando la potenza aspirante su queste superfici; Sensori anticaduta : questo tipo di sensore è particolarmente utile a chi ha una scala o altro tipo di dislivello in casa. Il robot riesce a riconoscere di trovarsi di fronte a uno scalino ed evita così di cadere nel vuoto. Si tratta di un equipaggiamento standard ormai presente su tutti i modelli;

: questo tipo di sensore è particolarmente utile a chi ha una scala o altro tipo di dislivello in casa. Il robot riesce a riconoscere di trovarsi di fronte a uno scalino ed evita così di cadere nel vuoto. Si tratta di un equipaggiamento standard ormai presente su tutti i modelli; Aggiramento ostacoli : tutti i robot aspirapolvere hanno un sistema che permette loro di aggirare gli ostacoli. Le differenze sono nel tipo di sensore: i modelli più economici si avvalgono di un semplice sensore di tocco, quelli più avanzati utilizzano un sensore ottico o a ultrasuoni per rilevare l’ostacolo e aggirarlo prima ancora di arrivarvi a contatto;

: tutti i robot aspirapolvere hanno un sistema che permette loro di aggirare gli ostacoli. Le differenze sono nel tipo di sensore: i modelli più economici si avvalgono di un semplice sensore di tocco, quelli più avanzati utilizzano un sensore ottico o a ultrasuoni per rilevare l’ostacolo e aggirarlo prima ancora di arrivarvi a contatto; Ricarica automatica : i modelli di fascia medio-alta sono in grado di dirigersi autonomamente alla propria base di ricarica quando la batteria si sta per esaurire. I migliori possono anche riprendere il lavoro una volta tornati a piena carica;

: i modelli di fascia medio-alta sono in grado di dirigersi autonomamente alla propria base di ricarica quando la batteria si sta per esaurire. I migliori possono anche riprendere il lavoro una volta tornati a piena carica; Mappatura: i modelli tecnologicamente più avanzati hanno un sistema di mappatura dello spazio che permette loro di ottimizzare il lavoro, memorizzare il passaggio su determinate aree e “ricordare” dove è posizionata la base di ricarica.

A proposito dell’ultima delle funzioni elencate, i robot aspirapolvere con telecamera, come detto, sono quelli dalle funzioni di mappatura più avanzate. Questa permette la rilevazione di un elevato numero di riferimenti spaziali che si traducono poi in una mappa dettagliata e precisa degli ambienti.

La differenza tra un robot aspirapolvere con mappatura ed uno senza è semplice: la mappatura permette una gestione molto più approfondita delle pulizie programmate, l’esclusione di determinate aree o stanze, la suddivisione degli ambienti in più aree ecc. Rispetto ad un robot aspirapolvere senza mappatura, dunque, quelli dotati di questa sofisticata funzione si rivelano molto più versatili ed adattabili alle nostre esigenze. Queste sono le funzioni più comuni. Una ulteriore funzionalità ormai diffusa sulla maggioranza dei modelli in commercio è invece l’integrazione con una applicazione per smartphone che consente di controllare il robot aspirapolvere anche da fuori casa, avviandolo, arrestandolo o programmandone l’accensione.

Solitamente un robot aspirapolvere con app per smartphone può essere programmato giornalmente o settimanalmente, in modo tale da poter pulire in modo mirato. Inoltre è possibile monitorare in tempo reale il funzionamento del dispositivo, anche quando non si è in casa. Per pulire una specifica area è disponibile talvolta la possibilità di controllare da remoto e indirizzare il robot verso la zona da pulire. Questi sono solitamente i robot aspirapolvere con Alexa, Siri e Google Home integrati: assistenti vocali che consentono di controllare il robot con comandi a voce dettati agli appositi dispositivi smart home.

5. Accessori

L’ultimo fattore da valutare prima di effettuare l’acquisto del robot aspirapolvere è il pacchetto accessori fornito nella confezione.

È ovviamente accettabile che un robot aspirapolvere venga fornito senza accessori, in particolare se parliamo dei modelli più semplici ed economici, ma basta salire anche di poco nel prezzo per trovare accessori molto utili. Vediamo i più comuni:

Muro virtuale : come suggerisce il nome, il muro virtuale è una barriera fittizia utile a delimitare il campo d’azione di un robot aspirapolvere, ad esempio per non farlo passare in un’area di una stanza o tenerlo lontano dai gradini. Vi sono muri virtuali a infrarossi e a banda magnetica;

: come suggerisce il nome, il muro virtuale è una barriera fittizia utile a delimitare il campo d’azione di un robot aspirapolvere, ad esempio per non farlo passare in un’area di una stanza o tenerlo lontano dai gradini. Vi sono muri virtuali a infrarossi e a banda magnetica; Base di ricarica : quasi tutti i modelli hanno una base di ricarica su cui stazionarli quando la batteria è esaurita. Come dicevamo, la maggior parte sono ormai in grado di dirigervisi autonomamente;

: quasi tutti i modelli hanno una base di ricarica su cui stazionarli quando la batteria è esaurita. Come dicevamo, la maggior parte sono ormai in grado di dirigervisi autonomamente; Telecomando: permette il controllo remoto del robot aspirapolvere all’interno di casa. Un robot aspirapolvere con telecomando può anche essere privo di Wi-Fi, mentre tutti i modelli con Wi-Fi saranno controllabili da remoto attraverso l’apposita app per smartphone.

Oltre a questi accessori più comuni, alcuni modelli includono nella confezione anche delle spazzole di ricambio o alternative, utili a seconda delle superfici su cui il robot dovrà intervenire, come tappeti, moquette o parquet.

Le domande più frequenti sui robot aspirapolvere

Quali sono le migliori marche di robot aspirapolvere?

Quando si parla di robot aspirapolvere, la marca è relativamente importante. Chi fosse intenzionato ad investire in uno dei migliori robot aspirapolvere dovrebbe sapere che i marchi di eccellenza nello sviluppo di questi apparecchi sono per il momento pochi. Su tutti possiamo citare i robot aspirapolvere di iRobot (i famosi Roomba) e Neato, con Ecovacs a seguire con modelli molto interessanti.

Nelle fasce di prezzo più basse invece il marchio è meno rilevante dal punto di vista delle caratteristiche e delle prestazioni, mentre quello che può far preferire un marchio noto a uno più oscuro può essere la facilità nel ricevere assistenza, sia presso centri autorizzati sia telefonica, e la possibilità di ricevere supporto in italiano, un dettaglio che non tutti i marchi d’importazione possono offrire. Per questo tra tutti i modelli più economici disponibili sul mercato ricordiamo i robot aspirapolvere Vileda come affidabili anche nell’assistenza (ricordiamo che il marchio è tedesco e presente da anni sul territorio italiano).

Quanto costa un robot aspirapolvere?

Il prezzo è un fattore molto importante per la scelta di un robot aspirapolvere. Si tratta infatti di apparecchi dal costo ancora elevato, nella maggior parte dei casi, per cui è particolarmente importante valutare con attenzione le proprie esigenze prima di procedere all’acquisto. È pur vero che è possibile trovare alcuni modelli di robot aspirapolvere a basso costo appena al di sotto dei 100 € e che a volte si può approfittare di un’offerta vantaggiosa, ma in generale un robot aspirapolvere di qualità almeno discreta costerà dai 200 € in su, per arrivare agli oltre 1.000 € dei modelli di più alta gamma.

Possiamo individuare le seguenti fasce di prezzo:

Fascia di prezzo bassa: < 200 € , no spazzola, serbatoio < 200 ml, autonomia < 1 h, ricarica circa 6 ore;

, no spazzola, serbatoio < 200 ml, autonomia < 1 h, ricarica circa 6 ore; Fascia di prezzo media: 300-500 € , telecomando, spazzola principale, serbatoio 300-400 ml, autonomia max 1,5 h, ricarica circa 4 h;

, telecomando, spazzola principale, serbatoio 300-400 ml, autonomia max 1,5 h, ricarica circa 4 h; Fascia di prezzo alta: > 700 €, app, doppia spazzola principale, serbatoio > 400 ml, autonomia circa 2 h, ricarica circa 3 h.

Chi ha inventato il robot aspirapolvere?

Il progetto originale del primo robot aspirapolvere è dell’ingegnere James Dizon e fu acquistato dalla svedese Electrolux nei primi anni ’90. Il primo robot aspirapolvere a venire commercializzato fu il Trilobite della stessa Electrolux nel 1996: nonostante l’interesse, il progetto venne accantonato a causa di svariati problemi nella navigazione dell’ambiente.

I primi robot aspirapolvere di successo furono i famosi Roomba, lanciati da iRobot nel 2002: l’immediato successo di vendite diede il via alla diffusione massiva dei robot aspirapolvere e alla “rincorsa” degli altri brand.

Sono utili i robot aspirapolvere?

Il dubbio principale riguardo ai robot aspirapolvere è forse quello relativo alla capacità di aspirare lo sporco. È abbastanza comprensibile che un utente abituato a un aspirapolvere tradizionale si domandi se acquistando un robot la qualità della pulizia sia equiparabile oppure inferiore. In linea generale possiamo dire che gli aspirapolvere e le scope elettriche che si possono trovare sul mercato siano quasi sempre più potenti in termini di aspirazione, ma è bene segnalare che i robot aspirapolvere di ultima generazione sono dotati di una tecnologia sempre più all’avanguardia e sempre più vicina a quella degli apparecchi classici per la pulizia domestica. Questo permette di aspirare bene la polvere e lo sporco ordinario, specialmente se si tratta di pulizie effettuate ogni giorno o comunque molto di frequente. Naturalmente, come abbiamo appena detto, nel caso in cui si intenda pulire in profondità un pavimento è preferibile ricorrere a un apparecchio dotato di una potenza aspirante maggiore come l’aspirapolvere o la scopa elettrica. Il robot aspirapolvere garantisce una capacità di aspirazione adeguata soprattutto per le pulizie ordinarie, assicurando un livello che può variare in base alla fascia di prezzo. La risposta alla nostra domanda è quindi positiva: questo tipo di dispositivi pulisce veramente e può offrire un aiuto considerevole in modo particolare a coloro che hanno poco tempo a disposizione per effettuare le pulizie.

Dove posso comprare un robot aspirapolvere?

Acquistare un robot aspirapolvere non è certamente complicato, e a disposizione ci sono due grandi canali: il negozio di elettrodomestici oppure lo store virtuale online. Entrambe le opzioni hanno i loro vantaggi e svantaggi che possiamo così riassumere:

Negozio fisico Negozio online Pro Prova prodotto

Consegna immediata

Selezione vastissima

Reso/sostituzione spesso gratis Contro Selezione limitata Niente prova prodotto

Consegna dilazionata

Spesso spese di spedizione aggiuntive

Dove devo posizionare il robot aspirapolvere?

A queste considerazioni ne possiamo poi aggiungere un’ultima di carattere pecuniario: in moltissimi casi è possibile trovaretra negozi “fisici” e online, perlopiù a vantaggio dei rivenditori virtuali. Questo è dovuto ai minori costi di gestione in cui un negozio virtuale tipicamente incorre, non dovendo mantenere altrettante strutture e dipendenti rispetto a un negozio reale.

Riguardo il posizionamento di un robot aspirapolvere non c’è in realtà molto da dire. I modelli privi di base di ricarica possono essere collocati ovunque sul pavimento, sapranno muoversi autonomamente anche in presenza di piccoli ostacoli.

Per i modelli con base di ricarica bisogna invece badare alle istruzioni per il posizionamento della base stessa: è infatti di solito necessario che lo spazio intorno ad essa, nel raggio di 1 m almeno, sia sgombro per permettere al robot di manovrare e parcheggiare.

Quale robot aspirapolvere è meglio per la moquette?

Per l’aspirazione sulla moquette abbiamo diverse scelte a disposizione dipendenti in parte anche da quanto siamo disposti a spendere. In linea di principio per aspirare sulle superfici morbide è meglio scegliere un robot dalla batteria potente (idealmente 18 V almeno) e dotato di almeno una spazzola centrale rotante, con setole o meglio con inserti in gomma o in silicone. Elevata capacità aspirante ed efficacia nello smuovere e sollevare lo sporco sono infatti le caratteristiche necessarie per pulire la moquette.

Volendo scegliere modelli più sofisticati, e dunque anche più costosi, potremo scegliere tra robot aspirapolvere con doppia spazzola rotante centrale e con sensore di rilevamento del tipo di superficie: questi modelli sono in grado di alzare in automatico la potenza di aspirazione quando rilevano di stare passando su una superficie morbida.

Quale robot aspirapolvere è meglio per i tappeti?

Per l’aspirazione sui tappeti valgono le stesse considerazioni fatte per la moquette: è necessaria grande potenza aspirante e una spazzola rotante dall’azione energica sulle fibre del tappeto. I modelli idonei alla pulizia dei tappeti sono dunque gli stessi che vanno bene per la moquette.

Quale robot aspirapolvere è meglio per i peli di animali?

Chi ha cani o gatti in casa lo sa bene: tenere l’abitazione libera dai peli che questi perdono può essere un’impresa difficile. Il robot aspirapolvere può costituire un valido aiuto nel momento in cui lo si attivi regolarmente per tenere almeno i pavimenti liberi dal pelo. Affinché la sua azione sia efficace dobbiamo però scegliere con cura un modello adeguato, e precisamente uno dotato delle seguenti caratteristiche:

Grande serbatoio di preferenza al di sopra dei 500 ml di capacità;

di preferenza al di sopra dei 500 ml di capacità; Buona potenza aspirante , dunque batteria da almeno 18 V;

, dunque batteria da almeno 18 V; Spazzole rotanti in gomma per sollevare bene i peli.

A seconda della quantità di pelo perso quotidianamente dai nostri animali possiamo tranquillamente scegliere di azionare il robot aspirapolvere tutti i giorni.

Quale robot aspirapolvere è meglio per i parquet?

Il parquet è una superficie dura ma delicata che può rigarsi davvero molto facilmente: farvi correre sopra un robot aspirapolvere può legittimamente far venire il dubbio che questa macchina possa alla lunga danneggiare il legno. Se abbiamo davvero timore di questa evenienza possiamo scegliere un modello di robot aspirapolvere “delicato”: con una gommatura protettiva anche sulla rotella sterzante, oltre che sulle due ruote motrici, e di preferenza senza spazzola rotante centrale, o quantomeno con una spazzola delicata in silicone morbidissimo (non con setole, dunque). Queste caratteristiche riducono al minimo il rischio di rigare il parquet o altri pavimenti delicati.

Quale robot aspirapolvere è meglio per case a due piani?

Va da sé che un robot aspirapolvere non possa scendere le scale: sono anzi dotati di appositi sensori che impediscono loro proprio di rotolare giù per gli scalini. Non vi sono però particolari controindicazioni all’uso di un robot aspirapolvere alternativamente su diversi piani della casa, soprattutto se si tratta di modelli privi di mappatura dell’ambiente che adottano un comportamento standard in tutte le stanze.

I modelli invece più sofisticati, con mappatura dell’ambiente, potrebbero avere bisogno di memorizzare i diversi piani per salvarne la planimetria: basterà seguire le istruzioni, facendo effettuare se necessario una “test run” su tutti i piani, per poter poi azionare il robot al piano desiderato. È bene però sapere che non tutti i robot dotati di mappatura sono in grado di memorizzare più di una mappa.

Quale robot aspirapolvere va bene per il terrazzo?

I robot aspirapolvere attuali sono tutti indistintamente progettati per il funzionamento indoor: possono raccogliere polvere, peli e piccoli detriti, ma non detriti pesanti, foglie, rametti e soprattutto terriccio umido o residui d’acqua. Non sono insomma insomma idonei all’uso in esterno, su terrazzi e altre superfici. Per l’esterno della casa è più adeguato l’uso di un bidone aspiratutto, di preferenza idoneo anche all’aspirazione dei liquidi.

Come si pulisce un robot aspirapolvere?

Per garantire il buon funzionamento nel tempo del robot aspirapolvere è opportuno effettuare una serie di operazioni di pulizia e manutenzione periodiche. Vediamo nel dettaglio quali.

Svuotare e pulire il serbatoio

Come per gli aspirapolvere ciclonici più comuni, anche i robot aspirapolvere dispongono di un contenitore per la raccolta dello sporco. Ciò significa che di tanto in tanto tale contenitore debba essere svuotato per poter contenere altra polvere. Un mancato svuotamento quando sarebbe necessario comporta la riduzione della capacità del dispositivo di aspirare e dunque di pulire la casa. Perciò è bene controllare periodicamente (a seconda di quanto spesso si utilizza il robot) la quantità di sporco presente e procedere eventualmente all’operazione. Inoltre sarebbe opportuno lavare il contenitore con acqua corrente per eliminare ogni residuo.

Pulire la spazzola

Alcuni modelli di robot aspirapolvere sono dotati di una spazzola a rullo o di altro tipo. Questa è molto utile per pulire al meglio diverse superfici come pavimenti duri, tappeti e moquette. Essendo l’elemento che è direttamente a contatto con lo sporco per rimuoverlo e farlo confluire all’interno del condotto di aspirazione, la spazzola può facilmente sporcarsi e deve perciò essere pulita. Spesso si formano su di essa grovigli di peli e capelli che le impediscono di svolgere il proprio lavoro in modo efficace. La maggior parte dei robot aspirapolvere permette di staccare la spazzola dal corpo macchina per poter effettuare una manutenzione comoda e rapida. Talvolta in dotazione è fornito anche un taglierino per rimuovere i grovigli di peli e capelli che si formano in seguito a diversi cicli di pulizia.

Lavare il filtro

Un buon sistema di filtrazione è indispensabile sia per un aspirapolvere a traino tradizionale che per un robot aspirapolvere. Da esso dipende infatti la capacità di trattenere le particelle di polvere più piccole ed evitare di reimmetterle nell’aria durante l’aspirazione. Per questa ragione è importante che il filtro sia sempre in ottime condizioni e possa svolgere bene la sua funzione. Il tipo di filtro che si può trovare installato in un robot aspirapolvere è piuttosto variabile: si va dai filtri in schiuma ai classici ed efficienti filtri HEPA. Praticamente tutte le tipologie di cui dispongono i robot aspirapolvere sono però removibili e comodamente lavabili sotto acqua corrente. È sicuramente una buona pratica controllare saltuariamente lo stato del filtro ed eventualmente procedere a una pulizia accurata. In questo modo si avrà a disposizione un apparecchio efficiente sia dal punto di vista dell’aspirazione che della capacità di trattenere la polvere all’interno del serbatoio.

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