La rivoluzione dell’era virtuale e la fine degli smartphone - VR expanded, viaggio nel post futuro

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Da ballerino Busby Berkeley aveva imparato a dominare la gravità: i suoi attori volavano e con loro gli spettatori dei film. Sospendeva le cineprese a piombo in aria e trasformando belle donne in quadri proteiformi era riuscito a portare l'astrazione nel cinema narrativo hollywoodiano. Novant’anni dopo è un altro coreografo, Michel Reilhac, l'uomo della rivoluzione. Danza da fermo attraendo nella sua orbita chi fortuitamente entra nel suo raggio. Savoir-faire inglese, accento francese, figura snella e dolcevita nera, mentre parla delle sue visioni, tra moderno Prometeo e faustiano affabulatore, scruta il mondo da una montatura asimmetrica: una lente tonda, l'altra quadra. Si definisce architetto di storie interattive, è il responsabile del College Cinema per la Biennale di Venezia, Direttore della Multi Platform Master Studies presso la Media Business School di Ronda in Spagna e dal 2002 al 2012 è stato responsabile delle acquisizioni cinematografiche presso Arte France e direttore esecutivo di Arte France Cinema. Nel 2012 è stato pure nominato “Uomo dell'Anno” da Le Film Français.

Michel Reilhac, l'uomo della rivoluzione

Insieme a Liz Rosenthal, è il più grande esperto di Virtual Reality al mondo, perciò Alberto Barbera, direttore artistico della Mostra del Cinema di Venezia, l'ha scelto per lanciare e curare l'omonima sezione al Festival, legittimarla come arte indipendente e sdoganarla dall'universo nerd. Questo è il quarto anno e la sezione è stata ribattezzata VR Expanded, perché sarà tutta in remoto, visibile dovunque nel mondo con un click e un paio di Oculus Rift, grazie al supporto di HTC Viveport, Facebook's Oculus, VRChat e VRrOOm. Noi di IL abbiamo intervistato Reilhac per scoprire cosa ci attende. Mettetevi comodi, il viaggio sta per iniziare.

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Il Covid ci ha messo di fronte a un cambio di paradigma necessario dove le nostre priorità saranno altre. Un'esigenza che va oltre i media, l'informazione, la comunicazione. Prima di capire che ruolo giocherà il mondo virtuale, ci può spiegare la differenza tra Virtual Reality e Realtà Aumentata?

«La AR è qualcosa che si può aggiungere alla realtà fisica attraverso dei device come uno smartphone, un ipad, un computer e una cappa di informazioni digitali che vengono incorporate alla visione della realtà fisica. La VR è invece un'esperienza totale, si tratta di un isolamento della realtà fisica in una maschera che quando viene indossata, taglia la comunicazione con la realtà per entrare in un mondo virtuale a 360 gradi. Il cervello umano a quel punto non è più in grado di distinguere le due cose».

Come l'accelerazione digitale avuta col coronavirus ha influenzato il mondo della realtà aumentata e virtuale e cosa ci aspetta a breve, visto che questi sistemi si stanno affiancando e integrando alle piattaforme social YouTube), al marketing (vedi Prada), all'istruzione (aereonautica per esempio), all'intrattenimento, etc.

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